Il Museo dei minerali

L’edificio dell’Ufficio geologico (uno dei fabbricati per le attività di ricerca insieme ai laboratori chimici e mineralogici), sorge alla fine degli anni ’40 allo scopo di dotare di una sede adeguata il “Servizio Geologico minerario” della Montevecchio – Società Italiana del Piombo e dello Zinco, servizio che si occupava dello studio del giacimento compreso nelle concessioni della società.
Il filone minerario di Montevecchio, Ingurtosu e Gennamari è lungo circa 12 km, è il più bel filone che esista in Europa con uno dei giacimenti di galena più notevoli. Questo filone è ricco di galena, che in alcuni casi arriva fino a 3 m di spessore e di ganga, formata da Blenda, diversi tipi di pirite, carbonati di ferro, quarzo, argilla.

Origine del filone
Il filone minerario con tutti i giacimenti piombo-zinciferi dell’Arburese si è formato per effetto del magma granitico dovuto all’attività vulcanica del Monte Arcuentu.

Giacimenti minerari
I giacimenti minerari sono ammassi di minerali utili che non si trovano allo stato puro ma accompagnati da roccia, detta ganga, che deve essere separata prima di procedere alla sua utilizzazione. Il giacimento piombo-zincifero di Montevecchio è stato sfruttato per secoli. I minerali utili principali sono i solfuri di piombo e zinco, accompagnati spesso da calcopirite e pirite. Ad essi si associano piccole quantità di minerali assai pregiati come l’oro, l’argento, il cadmio e il germanio.

I minerali
I minerali, dal latino medievale minerale, sono sostanze naturali inorganiche, generalmente allo stato solido, formatesi attraverso processi geologici, fisici e chimici. Sono quindi degli elementi o composti puri, che non possono essere separati attraverso processi meccanici in componenti diversi. I vari minerali si differenziano tra loro sia per la diversa natura degli elementi, sia per il modo in cui gli atomi, o gli ioni, sono disposti nello spazio a formarne la struttura. Ogni minerale può essere riconosciuto in base a un insieme di proprietà fisiche e chimiche costanti, che permettono di identificarlo e distinguerlo dagli altri. Vi sono minerali costituiti da semplici elementi (Zolfo, Oro, Argento) altri di composti chimici, che contengono due o più elementi in proporzioni sempre uguali

Alcuni minerali presenti nel museo

Galena
Solfuro di Piombo (piombo, argento, zolfo). La galena è il principale minerale di piombo, spesso associato ad altri minerali, soprattutto l’argento (piombo argentifero). Il nome deriva dal greco γαλήνη (galene) = mare calmo.

Blenda
Solfuro di Zinco (zinco, zolfo). La Blenda (o più correttamente “sfalerite”), di colore molto variabile a seconda delle impurità, è un solfuro di Zinco.

Quarzo
Diossido di silicio. Il quarzo è il minerale più abbondante nella crosta terrestre (circa il 12% del suo volume).

Barite
Solfato di bario (bario, zolfo, ossigeno). La barite è un minerale di bario, solfato di bario. Il suo nome deriva dalla parola greca barys = pesante, a causa del peso specifico molto elevato.

Fluorite
Fluoruro di calcio (calcio, fluoro). Il nome fluorite (fluorina o spatofluore) deriva dal latino fluere= fondere. Dalla fluorite deriva poi il nome del fluoro e del fenomeno della fluorescenza.

Gesso
Biidrato di Solfato di calcio. Il gesso è un minerale molto tenero composto da biidrato di solfato di calcio. Il termine gesso è riferito ad una gamma eterogenea di materiali usati per scrivere e disegnare.

Calcopirite
Solfuro di rame – CuFeS2 (rame, ferro, zolfo). La calcopirite è un solfuro di Rame e Ferro. Si rintraccia comunemente in masse compatte microcristalline, con un colore giallo ottone che tende al verde.

Siderite
Carbonato di ferro (ferro, carbonio, ossigeno). La siderite il cui nome deriva dal greco sideros (ferro), è un minerale da cui si ricava ferro. Ha avuto una sua importanza solo in quelle nazioni che, sprovviste di giacimenti utili di ferro, hanno utilizzato la siderite per estrarre tale elemento.

Azzurrite
Carbonato di rame. L’azzurrite, grazie al suo colore e alla sua lucentezza, è una pregiata pietra ornamentale, utilizzata anche nella fabbricazione di soprammobili.

Malachite
Carbonato di rame. Nell’antichità veniva usata come amuleto da Greci e Romani (si dice che proteggesse dagli infortuni). I vecchi minatori la chiamavano, a causa del suo colore, “verdura delle rocce”.

Goethite
Idrossido di ferro. Prende il nome dal poeta e scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe. La goethite è stata usata fin da tempi preistorici come pigmento.

Limonite
Idrossido di ferro. La limonite è un ossido idrato (cioè composto contenente un certo numero di molecole di acqua) di ferro. La limonite è una miscela di minerali e materiali amorfi. È di colore giallo, giallo marrone, bruno e nerastro, ed è traslucida o semiopaca.

Molibdenite
Solfuro di molibdeno. La molibdenite è sfruttata per ricavare il molibdeno, metallo utilizzato soprattutto nella produzione di leghe speciali. Inoltre, grazie alla sua bassissima durezza e alla spiccata untuosità, è usata come lubrificante a secco.

Pirite
Solfuro di ferro. Il suo nome viene dal greco pyr (fuoco) perché produce scintille quando la si percuote. I greci la portavano come amuleto, gli Incas ne facevano degli specchi, nel Medioevo veniva confusa con l’oro ed era quindi chiamata “oro degli sciocchi”.

Cerussite
Carbonato di piombo. La cerussite è un caratteristico minerale di alterazione della galena nei giacimenti di piombo. Si trova in associazione a sfalerite, galena, piromorfite e smithosonite. Il nome deriva dal latino Cerussa = Piombo bianco.

Calcite
Carbonato di calcio neutro. La calcite è un carbonato di calcio neutro. Il nome deriva dal termine latino calx che significa roccia calcarea, la storia di questo minerale non coinvolge solo l’evoluzione dell’uomo, ma più in generale l’ecosistema marino mondiale (fondamentale minerale per numerosi organismi viventi).

Emimorfite (Calamina)
Silicato idrossilato di zinco. L’emimorfite era nota nel passato anche col nome di “calamina”, che però più giustamente sta ora ad indicare solo in gergo minerario tutti i minerali ossidati di zinco.

Stibnite (Antimonite)
Solfuro di antimonio. Una curiosa leggenda è legata al suo nome. Secondo alcuni Antimonio vuol dire Antimonaco; pare, infatti che nel primo Medioevo vi fossero alcuni frati che utilizzavano delle posate realizzate con questo metallo; i frati, dopo aver mangiato, si sentivano male, senza comprendere il perché di tali disturbi, finché un medico li mise in guardia contro una proprietà dell’Antimonio: quella di essere un emetico, cioè una sostanza che favorisce il vomito. Da allora, questa sostanza avrebbe preso il nome di anti-monaco.

Ossidiana
Silicato. L’ossidiana è un vetro vulcanico la cui formazione è dovuta al rapido raffreddamento delle lave molto viscose (ricche di silice). Dove questo vetro abbonda, vi sono testimonianze del suo uso fin dai tempi primitivi per realizzare punte di freccia, punte di lancia, armi e arnesi da taglio.

Grafite
Carbonio. La grafite è un minerale che rappresenta uno degli stati del carbonio. È un ottimo conduttore elettrico e ha la più alta temperatura di fusione. Viene chiamata anche “mica dei pittori”, sia per il suo aspetto lamellare, sia per la caratteristica di lasciare tracce su carta, il suo nome deriva dal greco γράφειν (grafein) che significa “scrivere”.

Bauxite.
La bauxite è una roccia sedimentaria che costituisce la principale fonte per la produzione dell’alluminio.